Guida per Donne. Come farsi notare.
Nel post precedente abbiamo parlato di cosa significa entrare in una relazione e dell’importanza del primo impatto: più sono efficaci le prime impressioni che gli altri si fanno su di noi, più avremo vita facile - grandi linee e sulla breve distanza.
Se questo è vero nella vita quotidiana lo è ancora di più nel teatro,
nel cinema e nella televisione.
Qualche anno fa esisteva la possibilità di fare moltissime audizioni ed era meraviglioso far vedere che cosa eri in grado di fare: ad esempio potevi presentarti ad un casting nelle tue tranquille vesti quotidiane e iniziando a recitare potevi metterti in gioco con tutti i tuoi talenti, ribaltando l’immagine che si erano fatti di te: potevi misurare la performance in termini di stupore. E crescita.
Questa cosa è diventata sempre più rara (sembra strano, ma gli attori che possono confermarlo sono ormai troppi). Oggi, in certi ambienti che sono tarati su una grande utenza, conta tantissimo la maschera che indossi: fanno addirittura seminari di giorni dedicati alle pose nelle foto, a come far notare il tuo curriculum a prima vista, a come stringere la mano e sorridere agli agenti per fare in modo che si ricordino di te, a come riconoscere le persone che contano…
Ebbene sì: quando l’offerta supera di gran lunga la domanda,
il valore intrinseco delle tue capacità passa in secondo piano.
Non c’è tempo di provarti, non c’è scampo se fai errori.
Se perdi un’occasione puoi avere serie difficoltà con l’affitto.
Temendo dunque il fatto che il fenomeno non accennerà a diminuire, vi presento una piccola guida standard per orientarsi in un mondo sempre più sconclusionato.
Iniziamo con le Donne: come farci dire “TU, sì”.
Sul palco e nella vita di tutti giorni si sa che la donna più desiderabile
sarà quella con un fisico atletico: non muscoloso e MAI denutrita. La vita deve essere circa il 70% della dimensione dei fianchi (ecco il perché la soubrette è spesso in corpetto). Preferibile il seno prosperoso, ma in realtà l’importante è mettere in evidenza la fenditura dei seni. Le gambe devono apparire lunghe: ed è possibile grazie alle scarpe e alle gonne (infatti le donne preferiscono mettere le gonne corte durante l’adolescenza o in fase ovulatoria (fateci caso….),scarpe con il tacco che fanno apparire i piedi più piccoli, inarcare la schiena e mettere in evidenza le natiche proprio per attrarre sessualmente l’altro…o semplicemente per piacere/piacersi di più. Ventre piatto, collo lungo, capelli lunghi, viso delicato, zigomi, alti, labbra carnose, naso piccolo, occhi grandi, aspetto vulnerabile e nel contempo maturità sessuale. Gli artisti lo sanno bene: basta pensare al tipo di donna che presentano i famosi fumetti giapponesi; e basta sapere che gli studiosi motivano certe preferenze per forme sinuose e ammiccanti affermando che per il cervello maschile ci sono canoni atavici più efficaci di altri a stimolare certe necessità riproduttive.
Non ho parlato di magrezza o di altezza da passerella, di taglia di reggiseno, colore o forma degli occhi, o colore di capelli (anche se pare che le bionde abbiano livelli di estrogeni superiori alle brune e considerate più fertili) o atteggiamento da gattamorta o risoluto o combattivo: quelli sì vanno a gusti.
Parlo di criteri standard a cui gli uomini (e non solo loro) reagiscono a prima vista.
Quindi se non ti senti sicura del tuo aspetto in un ambiente in cui la maschera che scegli di indossare conta, punta altrove.
O cambia ciò che non ti piace di te.
Cercare di gestire determinati aspetti e non combatterli,
in fase di crescita o cambiamento fa guadagnare tempo e salute,
almeno in un primo tempo.
Per quanto possa essere impopolare da dire non tutte le donne hanno la forza di opporsi ad un mondo che continua a respingerle, così come tante amano combattere proprio contro chi le attacca sentendosi così irresistibilmente vincenti: tanto vale essere chiari sulle proprie priorità, e generose sugli scopi.
Solo allora non apparirà così scandaloso se la richiesta di qualche casting recita “non ho richieste particolari, eviterei le biondone, no carattere no ciccia” (Cit: giuro, è successo); che se vuoi fare la pubblicità della zuppa è bene che tu abbia capelli non troppo lunghi, un look naturale/casual e i denti perfettamente bianchi e allineati. Così come se vuoi diventare una top manager, taglia o raccogli i capelli da Barbie, metti poco trucco, e sappi che spalle larghe e seno non in evidenza sono graditi.
(...)
Nello scoramento che provo in questo momento, mi sento di suggerire a questo punto il best seller Richard Templar, Fare Carriera: il codice del successo (libro rivolto principalmente agli uomini…ma non potevo non spezzare una lancia a favore di chi non sopporta gli stereotipi tanto da volerli abbattere tutti).
Per chi starà scalpitando perché non ho ancora parlato di ciò che piace degli uomini e del fatto che anche la componente mentale e ed emozionale vuole la sua parte…non dovrà far altro che aspettare il prossimo post.
...Alla prossima -.-
Fonte: Allan&Barbara Pease
"Perchè gli uomini lasciano sempre alzata l'asse del Water
e le donne occupano il bagno per ore"
BUR Rizzoli